Terza masterclass C.A.S.A. – Centro Alti Studi per l’Attore –

Terza masterclass con Paolo Antonio Simioni

Interpretazione: PERSØNA

06 – 10 gennaio 2021

Oggi più che mai l’attore ha bisogno di un approccio fortemente tecnico al lavoro, la più difficile tra le arti è oggi trattata come un’attività a portata di chiunque, questa convinzione si sta sedimentando anche nella coscienza degli attori, che pur amando la propria arte, vivono la frustrazione di affrontarla con una tecnica sciatta e attraverso codici precostituiti. Ciò di cui necessita l’attore è esattamente il contrario: la capacità di trovare la massima libertà creativa e la massima originalità personale, attraverso la più rigorosa disciplina. Questo può accadere solo grazie a una conoscenza della propria arte, che potremmo definire scientifica.”

Paolo Antonio Simioni (direttore artistico di EuAct C.A.S.A.)

Il sistema di lavoro proposto da Paolo Antonio Simioni si sviluppa sul solco diretto della tradizione stanislavskijana, la stessa che nacque, più di un secolo fa, dal Maestro Stanislavskij per ispirazione da due grandi interpreti italiani: Tommaso Salvini ed Eleonora Duse.

Da allora il metodo ha avuto una diffusione capillare in tutto il mondo, in un flusso e riflusso continuo tra Europa e America in cui spesso artisti italiani, ebrei e russi, hanno avuto una rilevanza assoluta nel continuo rinnovamento del sistema originario.

Negli Stati Uniti i pionieri furono Stella Adler, Harold Clurman e Lee Strasberg del Group Theatre, i cui differenti approcci pedagogici confluiscono nell’insegnamento di una delle più grandi coach americane viventi: Susan Batson.

Paolo Antonio ha cominciato a studiare con Susan all’età di quindici anni e da allora, nell’arco di 25 anni, ha elaborato una propria visione del metodo che non prescinde dalla grande tradizione italiana del dopoguerra di cui fu protagonista il Maestro Orazio Costa e interpreti quali Marcello Mastroianni, Gian Maria Volonté, Anna Magnani e registi come Luchino Visconti.

Il risultato è un sistema che si fonda sull’approccio estremamente tecnico e scientifico della scuola americana, ma ripulito delle componenti culturali tipiche statunitensi. Eliminando il lavoro sul personale dell’attore e ricollegandosi al più tecnico lavoro sulle “azioni fisiche”, che caratterizzò la fase finale della ricerca di Stanislavskij (e di altri sui derivati europei come Grotowski).

Un metodo adatto a ogni tipo di esigenza: teatro classico o sperimentale, cinema o televisione, ma estensibile anche all’arte di danzatori e performer attivi nell’ambito dell’arte contemporanea.

INFORMAZIONI TECNICHE SULLO SVOLGIMENTO DEL LAVORO

• Analisi dell’opera:

1. APPROCCIO SOGGETTIVO

2. APPROCCIO OGGETTIVO: MACROSTRUTTURA

3. ARCHI DI SENSO E CICLI ENERGETICI DESCRITTI DAL TESTO O DALLA

PARTITURA

4. MICROSTRUTTURA

5. OBIETTIVI, TEMI E SEGMENTI

• Individuazione dei blocchi dell’attore, del regista e del performer

• Step specifici

Paolo Antonio Simioni

Dopo essere stato il piú giovane allievo di Susan Batson, con cui ha comiciato a formarsi all’etá di 15 anni, frequenta la Scuola Civica Paolo Grassi, che lascia per cominciare a lavorare come regista e attore all’etá di 21 anni, esordendo con Il Sermone del Fuoco in collaborazione con il piú importante allievo di Orazio Costa, Giuseppe Bevilacqua. Da qui comincia un’intensa collaborazione con Maro Maria Tosolini, che lo porterá, a 29 anni, ad essere ospite del Festival dei Due Mondi di Spoleto come attore e regista con La Visione di Hildegarda.

É il periodo delle collaborazioni con Sergio Castellitto, Omero Antonutti, Gabriele Vacis… Lavoraora per tre anni con il Mittelfest come attore, regista e consulente, chiudendo la sua collaborazione con lo spettacolo di punta del festival Eddie Rosner, musica dalle costole.

Da quel momento, pur continuando la sua carriera di attore e regista, decide di dedicarsi in particolare all’attivitá di preparatore rielaborando il metodo pedagogico del suo Maestro Batson in una chiave europea piú vicina all’originale tradizione stanislavskiana. Presenta il suo sistema pedagogico a partire da Cinecittá, a migliaia di attori in Italia e all’estero, fino alla docenza masterclass del Teatro Stabile di Genova..

Nel 2011 fonda a Berlino, in collaborazione con Lena Lessing, il gruppo internazionale EuAct, che ha all’attivo numerosi spettacoli multilingui in sedi prestigiose, quali, ad esempio, il Teatro La Fenice di Venezia. Elabora uno stile performativo chiamato donq con la sua attrice di punta, Alessia Pellegrino.

Dal 2009 a oggi collabora con il Ministero degli Affari Esteri ungherese in attivitá pedagogiche e produttive internazionali, tra cui La Missione di Rasputin di Géza Szőcs, di cui, dopo la produzione italiana, é in allestimento una versione francese.

Come attore e coach lavora al fianco di casting internazionali, grazie ai queli puó vantare una collaborazione con Ron Howard e Tom Hanks per Inferno.

Ha collaborato anche con Diarmuid Lawrence, Terence Hill, Felicity Jones, Dorka Gryllus, Lucrezia De Domizio Durini.. e con Sony Pictures, BBC, Rai, Biennale di Venezia, Palazzo delle Esposizioni di Roma, Istituto Balassi, Istituto Italiano di Cultura, Teatro Sociale di Como, Teatro della Tosse di Genova…