
Quando si fa uno spettacolo in strada, non basta lasciare il cappello lì davanti al pubblico, bisogna presentarlo.
Il cappello o busker è il primo crowdfunding della storia, esibirsi in strada riporta il mestiere dell’artista ai suoi ingredienti essenziali, da una parte lui col suo talento dall’altra un pubblico che lo ricompenserà in base al gradimento e alle proprie possibilità economiche, una scelta di grande libertà espressiva che come tutte le arti segue però regole e codici ben precisi
Il docente: SIMONE TOSITORI
La piazza è decisamente il luogo in cui mi sento a casa.
I miei spettacoli sono nati con il profondo desiderio di cambiare qualcosa nella vita delle persone che incontro: dei volontari che saranno scelti per aiutarmi nello show, dei bambini seduti per terra che ridono, delle signore anziane che si fermano a vedermi soltanto se trovano una sedia per restare.
È di “libertà” che parlo: di quella piccola dose di follia che qualche volta ci fa fare cose di cui potremmo vergognarci ma che regalano momenti memorabili.
Libertà di ballare insieme, davanti a 200 persone, anche se non lo abbiamo mai fatto prima.
Il coraggio è di tutti, ma è compito di noi artisti fare il primo passo.
Fare ridere mi appaga, lo faccio certamente per gli altri, ma prima di tutto per me stesso