Nello spazio di un atto, il testo descrive il rapporto di una coppia di coniugi, Flora ed Edward, il cui ménage, ormai stagnante, viene bruscamente interrotto dalla comparsa di un misterioso venditore di fiammiferi appostato davanti al cancello della loro abitazione. Spinto da un’ insensata rabbia e da una morbosa curiosità, Edward decide di invitarlo in casa. È l’inizio di uno strano rito di “purificazione” attraverso il quale i due conigui confessano i loro drammi psicologici sfruttando e interpretando l’immobilità e il mutismo del venditore di fiammiferi, fino a renderlo una sorta di bambola vodoo purificatrice e catalizzatrice. Sarà forse questo il rito di passaggio del “giorno più lungo dell’anno”, come confessa Flora all’inizio della piece?

Tema carissimo ad Harold Pinter è ancora una volta l’incomunicabilità tra i personaggi, incapaci di confessarsi dubbi, paure e desideri sessuali, se non attraverso la presenza catalizzatrice di un estraneo che funge da capro espiatorio.