Il lavoro si articola in tre fasi (di diversa durata):
• Il risveglio della voce naturale e del corpo creativo attraverso i metodi di Orazio Costa e Anna Laura Messeri.
• Fondamenti della narrazione scenica dell’attore (tensione/rilascio, ritmo, impulso/reazione) e della recitazione (ascolto e relazione, attenzione scenica, accadimento, colpo di scena). Durante questa fase lavoreremo con improvvisazioni mute e non, e cominceremo a lavorare su delle brevissime scene.
• L’interpretazione del testo e la costruzione del personaggio. Cominceremo a prendere confidenza con il testo, attraverso scene e monologhi. Lavoreremo sul pensiero che sta dietro la battuta, l’intenzione e l’obiettivo del personaggio e infine metteremo in scena uno spettacolo.
Il corso si conclude con una messa in scena finale.
In inglese “recitare” si traduce con “to play” e “to act”, ovvero giocare e agire. Il teatro è effettivamente un gioco: giocare ad agire realmente e fino in fondo… una finzione! Questo gioco è innanzitutto un gioco fisico in cui il corpo dell’attore reagisce in maniera reale a ciò che avviene in scena. Prenderemo coscienza e alleneremo questa capacità di reagire agli stimoli che ci arrivano dall’esterno e dall’interno di noi stessi, scopriremo la possibilità di attivare delle emozioni attraverso delle tecniche, impareremo a costruire un percorso organico del nostro corpo emotivo.
Il gioco del teatro però non è un solitario, ma è un gioco di squadra: si realizza nella relazione con gli altri attori. Lavoreremo sull’ascolto dell’altro e sulla capacità di creare insieme, sul momento, una relazione “viva”, attraverso delle improvvisazioni. Scopriremo piano piano come la partitura data dal testo possa essere vivificata tutte le volte, dando l’illusione che ciò che vedo in scena stia accadendo realmente e per la prima volta.
La preoccupazione dell’attore passa così dal “come dire la battuta” allo “stare realmente nella situazione raccontata”: la parola comincia a nascere naturalmente dallo stato del corpo, in reazione ad un evento scatenante e l’attore diventa libero di creare e vivere col partner l’accadimento scenico.
Il corso è rivolto ai principianti, a chi ha già qualche esperienza, a chi ha voglia di mettersi in gioco o di trovare una forma di espressione ma anche a chi sente il desiderio di vedere se il mestiere dell’attore potrebbe fare per lui.