Artemisia Gentileschi cuore di Cesare in corpo di donna
con Anna Giarrocco e Andrea Benfante
Artemisia Gentileschi cuore di Cesare in corpo di donna
di Fiorenzo Baini
Adattamento drammaturgico Andrea Benfante e Anna Giarrocco
con arie seicentesche cantate dal vivo
con Anna Giarrocco
regia di Andrea Benfante
costumi di Anna Alunno
elementi scenografici di Anna Alunno e Bartolomeo Benfante
elaborazioni sonore e sound design di Andrea Benfante
Artemisia Gentileschi rappresenta tutte quelle donne che sono riuscite ad emanciparsi e a non sottomettersi ad un destino già segnato. Una donna che ha saputo risollevarsi di fronte al proprio carnefice e di fronte all’universo maschile. Fatto ancor più sorprendente se pensiamo all’epoca in cui la Gentileschi visse: tra la fine del XVI e la metà del XVII secolo.
Una donna che, oltre a subire uno stupro, fu torturata in ambito processuale. Una donna che seppe alzare la testa ed eccellere con le proprie forze. Nonostante fosse pagata meno dei propri colleghi uomini, con la propria veracità ed il suo incontestabile talento, la Gentileschi riuscirà sempre ad essere considerata al pari di qualsiasi altro artista guadagnando l’ammirazione del mondo a lei contemporaneo.
Lo spettacolo ripercorre, in maniera evocativa, gli episodi più emblematici di Artemisia; la vedremo bambina muovere i primi passi nella bottega del padre, poi ragazza al cospetto del proprio stupratore Agostino Tassi.
Ci sarà quindi l’umiliazione del processo, l’inaspettata ma doverosa vittoria, il riconoscimento da parte dei più eminenti personaggi dell’epoca ed infine la meritata fama che la porterà molto lontano. Evocando voci, situazioni e personaggi, Artemisia porta gli spettatori nel suo mondo. E lo fa attraverso le proprie opere ma anche attraverso un’arte per lei inedita: il canto. Arie seicentesche che Artemisia canta con struggente ardore e che riporteranno lo spettatore ad atmosfere antiche.