Ispirato a “Il gioco che tutti giochiamo” e “Opera Panica”
di Alejandro Jodorowsky, “Il Gioco Panico” ricalca i toni
del teatro dell’assurdo e dello psico-cabaret esistenziale,
dove la razionalità perde d’importanza, a favore della
costruzione di senso.
La scrittura tende la mano allo spettatore, in quanto essere
umano, destrutturando le impalcature del quotidiano,
scomponendole e grazie a ciò mettendole in (a volte
atroce, altre ilare, spesso entrambe) evidenza. In maniera il
più possibile naturale, tanto da indebolire la solidità della
quarta parete.
Lo spettacolo focalizza l’attenzione sulla relazione tra
individuo, società e… ritorno, in un insieme di quadri che
rappresentano scorci di vita significativi per la loro
familiarità con l’esperienza comune di ognuno.
E per una simbologia celata ma estremamente intuitiva,
legata ad ogni singola scena.
I colori del testo sono marcati, fusi tra maschera e vissuto,
così come i costumi in scena, volutamente accesi, per
porre in risalto il tema del gioco, troppo spesso
dimenticato.

con
• Anna BAGNASCO
• Anna BARABINO
• Arrigo BARABINO
• Irene MARCHIORI
• Francesco PASTORE
• Federico SARTORI